Critica di Francesca Mezzatesta

Critica di Francesca Mezzatesta

«Era il più bravo di tutti», ricorda una sua compagna di scuola, <strong>Francesca Mezzatesta, </strong>oggi critica d’arte, anche lei appassionata del suo lavoro da vivere con sentimento e non per illudere i tanti che oggi credono di avere chissà quale talento. Logico, normale che la vecchia compagna di scuola abbia scritto la presentazione della mostra di Filippo Lo Iacono.
Francesca Mezzatesta, storica dell’arte e critico, legge i quadri del suo vecchio compagno di scuola rintracciando intimistiche visioni delle «atmosfere scenografiche paesaggistiche, architettoniche e storico monumentali». Potrebbe sembrare un complimento a un vecchio compagno di Liceo. In realtà, guardando i dipinti di Filippo Lo Iacono si rimane colpiti dai paesaggi molto siciliani,come il Chiostro di Sant’Agostino, i tetti delle case che è possibile vedere in certi paesi della nostra Isola, le barche in mare i tirate in secco che sono sparse qua e là in tutta la Sicilia.
«Paesi sinceri che avvolgono di quiete atemporale, che proiettano nella dimensione di luoghi nella nostra terra», scrive ancora Francesca Mezzatesta. «Opere che catturano e coinvolgono tutti i sensi e non solo la vista». E qui tornano «i profumi della salsedine», ma anche i fiori e gli «azzurri cangianti» del mare siciliano.
Oggi Filippo Lo Iacono è riuscito a mettere da parte tutti i pensieri e le cose che gli hanno sempre impedito di dedicarsi solo alla pittura. Oggi dipinge e basta.

Estratto Da Meridio News.

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Posted on: 15 Novembre 2016Visual Artist